Lo stress è una costante per molte persone. I ritmi, soprattutto al lavoro, sono dappertutto frenetici. E’ un peccato: quando lo stress domina le nostre vite, la qualità della stessa cala bruscamente, e non solo per una questione psicologica. A risentirne, infatti, è l’organismo in generale. Addirittura alcuni disturbi fisici sono associati dalla medicina ufficiale allo stress: la gastrite, l’ulcera, l’ipertensione, la stitichezza e così via. Come fare per risolvere lo stress e vivere un rapporto sereno con se stessi e il proprio lavoro?

A rispondere è la PNL, Programmazione Neurolinguistica, una disciplina che abbraccia molti ambiti, in modo quasi olistico, e che torna utile in molte situazioni. Dunque non c’è da stupirsi: aiuta a combattere lo stress. Lo ha spiegato il professor Roberto Castaldo di recente a Blogo. Il segreto è, prima di tutto, capire cosa sia veramente lo stress. La sua essenza è chimica, in qualche modo, perché è caratterizzata dal rilascio di molecole e ormoni, dunque è una cosa “interna”. Siamo noi a generare lo stress. Per la precisione, in risposta a uno stimolo esterno di tipo emergenziale che richiede sforzo e concentrazione.

Esistono, poi, due tipi di stress. Uno positivo, che rende attivi, vigili e propositivi, “l’eustress“. Uno negativo, il “distress” che deprime mentalmente e fisicamente.

Cosa occorre fare per eliminare lo stress cattivo? Maria Castaldo, a dispetto di quanto si potesse pensare, non consiglio un pronto ricorso alle tecniche della Programmazione Neurolinguistica. Nelle situazioni meno gravi, infatti, è possibile cavarsela con qualche esercizio di respirazione, con un tentativo, magari blando, di rilassamento. “Talvolta il primo passo da fare è semplicemente fermarsi un minuto, svuotare la mente e respirare lentamente, ma non sempre questo è sufficiente, per questo è necessario affidarsi ad un mental coach, a qualcuno che alleni la nostra mente a restare in una situazione positiva di eustress”.

Per i contesti più impegnativi, è bene, secondo Roberto Castaldo, rivolgersi a un mental coach. Questa figura è molto utile a recuperare il rapporto tra una persona e il suo io più profondo, in modo che la prima controlli il secondo e, di conseguenza, diventi capace di gestire le emozioni legate allo stress.

Nello specifico… “E’ importante evitare situazioni di distress, mantenendoci nei livelli di eustress, perché questo ci consente di aumentare le nostre prestazioni e di sviluppare al meglio le proprie capacità. Per far questo, è indispensabile imparare a riconoscere e a gestire i segnali di allarme. In questo senso, un valido aiuto arriva dalla PNL, la programmazione neurolinguistica.”