In ottica comunicativa, le domande chiuse e aperte rappresentano due diversi modi di proporre un interrogativo nei confronti della controparte. Ma quali sono le caratteristiche di tali questioni? E quali sono le differenze e le prerogative qualitative di queste istanze?

Cominciamo con il ricordare che le domande chiuse sono quelle alle quali – sostanzialmente – si può rispondere con un Sì o con un No. Questo genere di domanda inizia sempre con un verbo e, se formulate opportunamente, possono far ottenere un consenso di massima che può rafforzare la successiva fase della comunicazione. Se invece fornisce un riscontro negativo, è comunque sempre possibile cercare di recuperare e orientare a nostro beneficio la comunicazione mediante la domanda successiva. Dunque, porre una domanda chiusa che presuppone probabilmente un Sì (ad esempio: “Lei è naturalmente d’accordo che…”), ci pone in una posizione di forza per la domanda successiva.

Di contro, le domande aperte sono quelle che permettono una vasta gamma di risposte nella controparte. Contrariamente alle domande chiuse, le domande aperte iniziano con un avverbio (es. Perché…? Come…? Cosa…?), e hanno lo scopo principale di raccogliere delle informazioni utili dall’interlocutore, o influenzare lo stesso attraverso ciò che ci rivelerà.

Detto ciò, possiamo certamente compiere un piccolo passo in avanti ricordando che le domande aperte o chiuse possono comunque essere suddivise in due ulteriori categorie: le domande neutre, che lasciano l’interlocutore “libero” di fornire qualsiasi risposta; le domande influenzate, che invece cercano di condizionare la risposta dell’interlocutore.

Dunque, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza:

  1. domanda chiusa e neutra: è una domanda che serve principalmente a ricevere dal nostro interlocutore un’informazione binaria, oppure indurre il nostro interlocutore a scegliere (la risposta sarà infatti Si o No);
  2. domanda chiusa influenzata: è una domanda che serve a incitare all’azione l’interlocutore, secondo i risultati che desideriamo raggiungere;
  3. domanda aperta neutra: è una domanda che invita l’interlocutore alla riflessione, cercando di sviluppare le massime informazioni da esso;
  4. domanda aperta influenzata: è una domanda che orienta la riflessione dell’interlocutore su determinanti aspetti positivi, inducendolo a fornire delle informazioni attese, pur ridotte rispetto alla domanda aperta neutra.