Uno dei punti di forza della PNL (Programmazione Neurolinguistica) e uno dei motivi per cui sta riscuotendo un successo notevole, risiede nella versatilità. E’ una disciplina che, per quanta nata solo qualche decennio fa, è già abbastanza complessa, eppure in grado di abbracciare – per giunta a un livello profondo – molti ambiti. In particolare agisce sia all’esterno che all’interno dell’individuo, anche se le due dimensioni non possono essere considerate compartimenti stagni.

Per quanto riguarda l’esterno, la PNL permette di maturare certe competenze in termini di dialettiche, che tornano utili nei rapporti con i propri partner economici. Per quanto riguarda l’interno, la PNL incoraggia e nei fatti innesca un processo di trasformazione interiore, che porta a una consapevolezza maggiore dei propri mezzi e libera l’individuo in tutte le sue potenzialità, depurandolo da paure e insicurezze.

Un’applicazione che riunisce a sé le due dimensioni è quello della memoria e dell’apprendimento. Sì, la Programmazione Neuro Lingusistica aiuta la memoria e velocizza il processo di apprendimento. Una verità, questa, che l’esperto Matteo Salvo, coach e insegnante di PNL, ha voluto trasmettere nel corso di una recente intervista pubblicata su Repubblica

Matteo Salvo ha dichiarato che alcune tecniche di Programmazione Neuro Linguistica, e in particolar modo quelle che fanno riferimento alle mappe mentali, consentono di memorizzare in modo facile e persino divertente una grande varietà di dati, e quindi, di conseguenza, rendere più rapido l’apprendimento. Una funzione, questa, che torna utile a tutti ma che risulta fondamentale per fare alcune cose. “Il metodo di apprendimento delle mappe mentali consente di gestire al meglio il business e di risparmiare tempo, proprio come quando si prende un treno ad alta velocità invece di un regionale”.

In che cosa cosa consiste il metodi di apprendimento per mezzo delle mappe mentali? Volendo semplificare, può essere definito come un insieme di tecniche che fa ampio uso dell’associazione tra informazioni e immagini colorate. Le associazioni di questo tipo funzionano e sono durature per due motivi: in primo luogo connettono più parti del cervello in contemporanea. Secondariamente, i colori generano emozioni, anche a un livello inconscio, ed è scientificamente provato che l’emozione è il miglior “collante” per la memoria.

Ad ogni modo, i passaggi sono molto semplici e brevi. Va prima operata l’associazione, ponendo molta attenzione soprattutto al colore (l’emozione corrispondente deve essere coerente in qualche modo con l’emozione che intende suscitare il dato). Le forme, poi, devono essere le più bizzarre possibile. In seguito, sta stesa una sorta di mappa concettuale, che però non è fatta solo di testo o di bullet point, ma anche di immagini.