Ancora oggi, la PNL sorprende per la capacità di abbracciare campi estremamente vasti dei rapporti tra individui, siano essi economici, sociali, personali. Tradizionalmente, però, la PNL è associata al marketing e tutt’al più alla formazione aziendale. Dunque non tutti sanno che la PNL è molto utilizzata in politica, almeno nei paesi in cui la politica gode di un ampio grado di specializzazione. Anche in Italia è emerso un chiaro esempio di PNL in politica. Ovviamente, stiamo parlando di Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi maestro di PNL. E’ questa la tesi portata avanti da Enzo Di Frenna, studioso della Programmazione Neuro Linguistica e presidente di NetDipendenza, osservatorio sulle dipendenze video e agenzia di informazione su tutto ciò che concerne l’uomo e gli strumenti digitali.

In un interessante articolo apparso qualche tempo fa su Il Fatto Quotidiano, Enzo Di Frenna prende in esame l’ultimo periodo della carriera di Silvio Berlusconi da capo dell’esecutivo. Proprio in quel frangente ha utilizzato, un po’ forse come extrema ratio (il suo Governo era in bilico e lui soffriva un enorme calo di consensi), la PNL in modo intensiva. Faccia fede la conferenza stampa in cui, da incerottato, ha esposto la riforma della giustizia varata dal suo esecutivo. In quell’occasione Silvio Berlusconi ha utilizzato i tre canali fondamentali della PNL, quelli attraverso cui si innesta, nell’uomo, una convinzione o una percezione: visivo, uditivo, emozionale.

Secondo Enzo di Frenno, infatti…

Un cerottone sul viso; 2) un disegno con due bilance; 3) una donna pagata per dire in tv che la ricostruzione all’Aquila è andata benissimo. Sono esempi di induzione ipnotica: l’obiettivo è a far percepire una realtà in modo istintivo. Il cerottone è un metamessaggio (così è chiamato in Pnl): cioè un messaggio non verbale, che passa al di là delle parole. Significa in sostanza: “Ecco, vedete cosa mi hanno fatto? La cultura dell’odio mi ha ferito vistosamente!”. In questo caso siamo di fronte a un messaggio visivo-cinestesico (cioè che fa presa sul senso della vista e sul sentito interiore).

Il disegnino con le due bilance è un messaggio visivo-auditivo (rivolto ai sensi della vista e dell’udito). In modo elementare Berlusconi ha voluto “illustrare” le sue parole, per sostenere la tesi che la riforma della giustizia porta in equilibrio i poteri della magistratura. Infine, la donna mandata in televisione per parlare bene della ricostruzione all’Aquila: il copione era stato scritto e la signora ha ricevuto 300 euro per recitarlo. In questo caso siamo di fronte a un messaggio visivo-uditivo-cinestesico, che ha l’obiettivo di far percepire una determinata realtà a milioni di telespettatori.

Un’altra tecnica PNL utilizzata da Berlusconi consiste nello sfruttamento intensivo delle parole generalizzanti. Se lo scopo è far passare dalla propria parte l’interlocutore, allora è bene che si scelgono le parole che possano rappresentarlo maggiormente. Ebbene, Berlusconi ha spesso utilizzato parole “generalizzanti”, ossia in grado di identificarsi con il maggior numero possibile di persone. Un esempio? Proprio il nome del suo allora partito: Popolo della Libertà. Tutti si sentono a favore della libertà, e tutti tendono a sentirsi in un popolo. Non è un caso, dunque, che Silvio Berlusconi, nonostante tutte le vicissitudini che hanno caratterizzato la sua esperienza politica, sia ancora sulla cresta dell’onda.