Il Regno Unito viene spesso considerato come una sorta di benchmark quando si parla di giornalismo. In effetti, almeno dal punto di vista numerico, il giornalismo d’Oltremanica è più vivo che mai. Si vendono 12 milioni di giornali (su 50 milioni di abitanti). Per comprenderci, in Italia se ne vendono 5,5 milioni, e la popolazione è più o meno la stessa.

Qual è il segreto del modello inglese di giornalismo? Tre sono le caratteristiche alle quali occorre prestare attenzione.

Divisione netta tra notizie e opinioni. Esiste una corrente di pensiero secondo cui non è possibile, proprio strutturalmente, separare la notizia dall’opinione. Se è vero, il giornalismo inglese ci va comunque vicino. Vige infatti una seperazione netta, ed è uno dei motivi per cui Oltremanica l’informazione è considerata libera e sincera, non politicizzata. Quando un giornalista vuole schierarsi da una parte, lo dichiara e appone a ciò che scrive il sigillo della soggettività.

Assenza del finanziamento pubblico. I giornali inglesi non sono sostenuti dalla magnaminità dello Stato, bensì dagli investimenti pubblicitari. E’ un modello di business che è nato relativamente da poco, da nemmeno un secolo ma che – visti i risultati – può dare i suoi frutti. Certo, se da un lato le sirene della politicizzazione vengono allontanate (con tutti gli effetti collaterali che ne ne conseguono) dall’altro il rischio è quello di essere schiavi della pubblicità, e di emarginare le minoranze, che comunque hanno diritto a un pulpito. Insomma, se non vendi, non parli.

Spettacolarità. L’obiettivo è vendere, ed è un obiettivo che sfocia nell’ossessione, dal momento che dalle vendite dipende la sopravvivenza (manca il finanziamento pubblico). Il modello inglese porge il fianco a un elemento sensazionalistico. Si cerca la spettacolarità, perché è quella che attrae i lettori. Questo può essere un male: la tendenza a trascurare il “vero” esce dalla porta ed entra dalla finestra. L’amore per l’informazione-spettacolo è esacerbato anche dalla ricerca della trasversalità: un giornale ha bisogno di colpure la massa proprio per una questione di numeri.

Non politicizzazione. Se pensiamo al giornalismo in Italia, quello inglese – nel bene e nel male – sembra essere lontano anni luce. Pensateci un po’: ogni giornale corrisponde – nel Bel Paese – a un partito. Nel Regno Unito non è affatto così. Questa assenza di vincoli è frutto proprio del modello che si basa sul rifiuto del finanziamento pubblico. Non ci sono santi in paradiso, quindi non è necessario render loro grazie cercando di essere a loro immagine e somiglianze. Da un lato, però, il rischio è quello di non rispettare il pluralismo e non dare la voce alle minoranze. E’ come se la famosa torta non venisse distribuita con raziocinio, ma dal più ricco (e dal più bravo).