In Italia la divisione tra i giornalisti e il resto del mondo è netta. Il nostro è infatti uno dei pochi paesi in cui è presente un albo. Ovviamente, la professione del giornalista non si riduce all’iscrizione a un registro – anche perché le procedure per l’iscrizione non sono affatto complicate – ma coinvolge ambiti diversi perché diversi sono i punti di partenza che contraddistinguono gli aspiranti giornalisti.

Un punto di partenza tipico è quello del blogging. Sono molti i blogger che hanno il sogno di diventare giornalisti. Il processo di “trasformazione” è in verità meno tortuoso di quanto si possa pensare, e lo è ancora meno se si seguono alcuni semplici consigli.

Trasformare il proprio blog in un giornale. Il blog è uno spazio per i pensieri e per le riflessioni, ma può essere anche uno spazio per la cronaca. Lo scopo è evidentemente quello di far sì che il blog diventi una sorta di biglietto da visita, o un elemento di spicca del proprio portfolio. In sede di colloquio, o di ricerca di lavoro come giornalista, risulterà fondamentale dimostrate che non si è affatto avulsi alle dinamiche del giornalismo.

Affiliarsi a Creative Commons. Se il blog comincia ad aver successo, inizierà senz’altro a essere preda di coloro che scrivono sul web e vogliono giocare facile. In breve, il pericolo è quello del plagio dei contenuti. In teoria non dovrebbe essere difficile discernere chi ha copiato da chi, ma è meglio non correre rischi e difendere la propria proprientà intellettuale – soprattutto se diventa uno strumento per cercare lavoro.

Affidarsi a ottime fonti. Se lo scopo è trasformare il proprio blog in un giornale è necessario approcciarsi in modo efficace e inappuntabile alla questione delle fonti. Da quelle procedono le qualità di un contenuto giornalistico. Una buona fonte può essere rappresentata da un giornalista famoso o particolarmente bravo, come anche dalla piattaforma di Google Reader, vero punto di incontro tra blogger e giornalisti.

Espandere il proprio network. Se il proprio sogno è diventare un giornalista, sono necessari i contatti. Niente piove dal cielo, men che meno il lavoro. Occorre lavorare di relazione. Gli strumenti oggi abbodano, basti pensare ai social network. Il consiglio è quello di curare la propria presenza sui social e interloquire con le persone che contano.

Mantenere un approccio multimediale. Spesso una foto colpisce più di un testo, o comunque lo sintetizza creando un forte impatto nel lettore. Lo stesso dicasi per suoni e video. Dunque, perché non sfruttare queste leve? Il blog permette di farlo. Il consiglio è quello di scegliere con cura le immagini e i video, e creare percorsi di senso a partire da questi.