“Content is the king” è una verità ormai assimilata da tutti gli addetti ai lavori e non. Non tutti i contenuti, però, possono assurgere al rango nobiliare, ma solo quelli qualità, scritti bene, in grado di farsi leggere con facilità etc. In una parola… Rilevanti. Lo scettro va quindi proprio ai contenuti rilevanti e solo a loro sul significato di questo aggettivo, però, si fa confusione. E’ una confusione che nasce proprio dalla difficoltà a comprendere i meccanismi della “rilevanza”. Non è una constatazione rassegnata, ma un dato di fatto: la pensano così i marketer. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Ascend2.

Sono le due le domande che la società di ricerca ha posto ai vari Seo Specialist.

1. Qual è l’elemento più importante ai fini del posizionamento organico?

2. Qual è l’elemento più difficile da perseguire?

Ebbene, queste sono le risposte.

  • Contenuti rilevanti: 72%.
  • Ricerca delle Keyword: 48%.
  • Aggiornamento frequente del sito: 34%.
  • Link Building: 33%.
  • Integrazione con i social media: 28%.
  • Blogging frequente: 23%.
  • Ottimizzazione mobile: 17%.
  • Ristrutturazione della Url: 16%.

Il contenuto rilevante, come si può ben notare, è al primo posto. Ma a catturare l’attenzione è anche la seconda classifica, quella derivata dall’altra domanda. Infatti, in ordine di difficoltà troviamo…

  • Link Building: 52%.
  • Contenuti rilevanti: 46%.
  • Blogging frequente: 28%.
  • Aggiornamento frequente del sito: 25%.
  • Ottimizzazione mobile: 25%.
  • Integrazione con i social media: 22%.
  • Ricerca delle Keyword: 20%.

Creare contenuti rilevanti, dunque, non solo è importante ma anche difficile. In difficoltà viene superato solo dalla link building, che si trova al primo posto perché impone un’attività di relazione con altri soggetti, e questo presenta elementi di difficoltà che non sono solo tecnici.

Ad ogni modo, la ricerca della “rilevanza” può essere anche molto ardua. Perché? Il motivo sta proprio nel significato del termine. Rilevante vuol dire importante nel senso più relativo che possa esistere, ossia in base al proprio target di riferimento e soprattutto in base a quello che il proprio target di riferimento è ora, se il testo è scritto per essere consumato sul momento, oppure ora e domani, se il testo è scritto per durare. Un calcolo che è difficile da fare e che pone in essere la necessità di produrre molte analisi, come se si stesse realizzando una ricerca di marketing.

Per creare un contenuto rilevante è d’obbligo quindi conoscere perfettamente il proprio target e l’ambiente in cui è immerso, e il modo in cui questo può influenzarlo. Sono necessarie esperienza e competenza, perché non è raro vedere nel proprio pubblico dei cambiamenti già registrati in passato. E’ necessaria, infine, la flessibilità e l’amore per i numeri: la strada da seguire è spesso tracciata dai KPI, non dall’istinto.