Il Programmatic è considerato come il Santo Graal del marketing (anzi, del web marketing). Le tecniche del Programmatic sono quelle che danno più garanzie sul fronte della performance, e quindi – con un po’ di difficoltà – stanno prendendo piede anche in Italia. Evidentemente, essere inseguiti dalla pubblicità che – presumibilmente, in base a una accurata profilazione e a un altrettanto lavoro di targeting – coincide con i nostri desideri del momento, è il paradigma del futuro.

Questo concetto, di per sé vantaggioso non solo per le imprese che vendono, ma anche per gli utenti che comprano (ossia chi fruisce le pubblicità), potrebbe presto essere portato all’estremo. Esiste già infatti una branca del Programmatic che appare troppo avveniristica per essere vera: il Programmatic Atmosferico. Cosa cambia rispetto alla versione attuale? Semplicemente (si fa per dire) è legata al meteo. Anzi, considera il meteo come un elemento strategico.

Come può il tempo atmosferico trasformarsi nel protagonista di una strategia – anche se si dovrebbe parlare di tattica – di marketing?

Proviamo a fare un esempio.

Siete a casa, avevate in mente di uscire, ma ecco che ha cominciato a piovere e a piovere talmente forti da costringervi a casa. A questo punto, vi tocca cucinare qualcosa. Ma in casa non avete nulla perché siete i classici scapoli che trascurano la spesa. Siete costretti a prenotare qualcosa a domicilio. State ancora accarezzando l’ipotesi che, ecco, come per magia, le pagine web non sono piene di adv sulle macchine fotografiche (sulle quali vi siete informati qualche minuti prima) ma di pizzerie a domicilio…

Una coincidenza? Niente affatto: Programmatic Atmosferico. A questo punto il segreto è svelato. Vengono combinati gli elementi del vecchio progammatic, come le informazioni che riguardano gli internauti, con qualcosa di nuovo: le informazioni sul clima. Ovviamente quello appena fatto è solo un esempio, le possibili declinazioni sono veramente tante (e non a che fare solo con la pioggia).

A illustrare le potenzialità delle nuove tecniche è stato Bill Simmons, ingegnere aero-spaziale e fondatore della società di marketing online DataXu. Ha illustrato, in particolare, le tipologie di dati che vengono presi in considerazione e il modo con cui vengono incrociati.

“I dati comprendono le preferenze e i comportamenti dei singoli consumatori, ma anche altre informazioni. Sappiamo che le persone sono più portate ad acquistare un viaggio quando nella loro città c’è brutto tempo, mentre saranno propense ad acquistare un paio di occhiali da sole quando il tempo è bello. Ma i fattori considerati sono molti di più. Nel caso dei servizi di consegna della pizza a domicilio, per esempio, il sistema valuta tutti i fattori che possono rendere più appetibile il messaggio: se ci sono eventi sportivi in programmazione in TV, qual è il clima in quel momento nella città del potenziale consumatore e qual è l’orario più adatto per visualizzare la pubblicità”.