Il marketing non è una disciplina cristallizzata. Certo, ha i suoi codici e una sua letteratura, ma la cifra che lo caratterizza è il cambiamento. E’ sempre stato così, ma a maggior ragione in questo periodo, attraversato dalle dinamiche digital e dalle evoluzioni di quest’ultima. Alcuni settori sono coinvolti più di altri. Tra questi spicca sicuramente il mondo del travel, che in pochi anni ha subito una rivoluzione totale, in grado di mandare in pensione una intera classe di professionisti (le agenzie di viaggio oggi sono praticamente inutili).

La rivoluzione continua. Se acquistare un biglietto e prenotare un ristorante o un hotel rappresenta ormai lo standard, ciò non vuol dire che il cambiamento si sia arrestato a una mera digitalizzazione dell’acquisto. Il mondo del travel, dal punto di vista del marketing, sta assorbendo gli spunti che stanno nascendo altrove e sta modificando il comportamento sia degli utenti che delle aziende. Protagonista assoluto, ovviamente, è il mobile. Ciò non deve stupire: buona parte di ciò che un tempo si faceva con mezzi on e offline oggi si fa attraverso lo smartphone.

Ecco i trend che sono iniziati nel 2015 e che si svilupperanno ulteriormente nel 2016.

Centralizzazione. La tendenza principale, che non riguarda solo il traver o il marketing ma, più in generale la fruizione dei contenuti, risponde al nome di “cross-device”. Le azioni che prima si svolgevano su piattaforme si svolgeranno progressivamente per mezzo dello stesso strumento, presumibilmente lo smartphone. Questo concetto si traduce, nella fattispecie “travel” nella creazione di app che gestiscano tutti gli aspetti dell’esperienza del viaggio, dal booking, alla prenotazione, al biglietto alla ricerca delle informazioni sui posti da visitare.

Interazione tailor-made. Interagire è d’obbligo, ma fino a questo momento, anche per ciò che concerne i viaggi, l’approccio è stato “universalistico”. C’è sempre stata un’attenzione ai target, ma la personalizzazione è un concetto che per ora è valido solo sulla carta. Eppure la strada è tracciata, e le prime a percorrerle saranno proprio le aziende che offrono servizi legate alle esperienze di viaggio.

Web listening. Per poter sviluppare relazioni significative e personalizzate sarà necessario un utilizzo più intenso dei big data e una pratica più efficace del web listening. E’ un passaggio inevitabile: nei tempi passati questa via era preclusa per via dei costi, ma oggi le scuse vengono a cadere. L’acceso ai dati, infatti, è oggi assai meno costoso di quanto non fosse una volta, e questo inciderà sulle dinamiche del marketing.