Quando il postino suona, la paura attanaglia i contribuenti. Troppo difficile sperare in una lettera da un amico o in una semplice pubblicità. E’ la bolletta. La sua lettura è un evento fastidioso, per alcuni addirittura drammatico. C’è però chi è riuscito a compiere il miracolo e a trasformarla addirittura in uno strumento di marketing. L’iniziativa è stata chiamata “bolletta interattiva“, reca la firma dell’agenzia Doxe, ed è rivolta ai clienti delle agenzie dell’energia Engie e A2A.

Di cosa si tratta? Molto semplicemente, la bolletta ha subito qualche cambiamento. Non più mero elenco di voci di spesa, con somme e sottrazioni. Bensì una piattaforma nel quale il contribuente può esplorare le voci, fruirle attraverso la lettura di grafici, informarsi sulle spese come se stesse navigando su internet. Le chiavi di volta sono due, almeno dal punto di vista tecnico. Primo, il testo si è trasformato in ipertesto, con la presenza di link e di richiami a pagine esterne. Secondo, la multimedialità: il semplice carattere scritto ha lasciato spazio a grafici, diagrammi, immagini e colori.

L’iniziativa sta giovando molto alle aziende ma reca alcuni benefici anche per i contribuenti. Principalmente, sul fronte della “comprensione“. Alla bolletta sono associati sentimenti negativi non solo a causa della cifra da pagare, ma perché – con il loro stile burocratico – sono difficili da leggere. La bolletta interattiva, invece, promuove una fruizione più intuitiva, in cui il lettore è libero di seguire un proprio filo logico, e di creare un proprio percorso.

Per le aziende si tratta di un elemento di differenziazione molto efficace. Anche perché il settore ne ha estremamente bisogno, dal momento che l’alternativa (attualmente molto pratica) è la classica guerra dei prezzi che – a causa di una reale impossibilità di abbattere i costi – degenera spesso in una guerra di menzogne. La conseguenza più rilevante è la trasformazione della percezione della bolletta, che ora si priva degli attributi positivi, con ripercussioni positive anche sulla brand reputation.

La bolletta interattiva può essere considerata come uno strumento di marketing? La risposta è sì, anche perché comprende tutti gli elementi che caratterizzano le azioni di marketing più innovative. Promuove l’engagement, produce gamification, semplifica, profila (il cliente viene studiato in base al percorso di lettura che crea), spinge a una call to action. Quest’ultimo è un passaggio importante: le bollette sono ora costellate di richiami alle offerte, sempre con il sistema dell’ipertesto. E’ evidente che in un contesto sereno come quello della bolletta interattiva il contribuente sia come minimo tentato di cliccare.