Il Marketing Olistico è uno di quei termini che ricorre periodicamente nella letteratura che come oggetto il marketing. E’ un termine che sa di esotico, che suggerisce in qualche modo un terreno inesplorato, ricco di risorse. L’alone di mistero e di fascinazione che circonda il Marketing Olistico è in parte giustificato dal fatto che non si è ancora diffuso e che solo poche aziende, o brand, sono in grado ad oggi di praticarlo, pur declinandolo in numerose varianti. La verità è che il Marketing Olistico non si è ancora codificato, e quindi è realmente difficile catturarne l’essenza. Possiamo però partire da alcuni punti fermi (che sono comunque soggettivi).

E’ un approccio. A differenza degli altri tipo di marketing, come il marketing relazionale o il marketing terroriale, quello olistico non può essere considerato come una disciplina o una branca. Non designa, almeno per ora, alcuna tecnica particolare, non ha un terreno solido alle sue spalle fatto di case study e di storie vincenti. Ancora oggi, più che come un ramo del marketing, può essere considerato un approccio. E’ una visione delle cose, che ovviamente influenza pesantemente il modo di fare marketing.

Ha a che fare con i valori. Se il vecchio marketing si preoccupava di soddisfare un bisogno, il Marketing Olistico si preoccupa di aderire a un valore. Anzi, di aderire a un sistema di valori. L’azienda deve condividere i valori del consumatore e deve renderlo palese.

Unisce azienda e consumatore. I modelli tradizionali, che sono poi quelli diffusi tuttora, suggeriscono un rapporto di reciproco sostegno tra azienda e consumatore. Un rapporto utilitaristico, che produce benefici per entrambi. Nella prospettiva del Marketing Olistico azienda e consumatore devono invece essere un tutt’uno. Gli obiettivi dell’uno devono corrispondere agli obiettivi dell’altro, almeno da un punto di vista ideale.

Crea un’ecosistema. Ne consegue che azienda e consumatore, lungi dall’essere esponenti di due mondi in contraddizione, fanno parte di un unico mondo, di un solo ecosistema, che è poi una comunità. Il target e il brand sono quindi elementi obsoleti, definizioni che rivelano un retaggio passato. Quella del Marketing Olistico è una visione di comunità, nella quale chi vende e chi compra interagiscono come parte di un organismo. Proprio a partire da questa verità, da questo nuovo modo di vedere le cose, nasce il termine “olistico”.