Il web è pieno di gente che offre corsi online. E’ un sintomo di vitalità, ovviamente: vuol dire che in Italia la formazione è un argomento sentito a tal punto che vengono adoperati i canali alternativi. Questa, sia chiaro, è solo una faccia della medaglia. Uno dei motivi per cui i canali alternativi abbondano è la sostanziale carenza di programmi di formazione tradizionali, organizzati dalle istituzioni.

Ma c’è un altro elemento da considerare: la qualità. Non è facile distinguere a primo acchito un corso buono da uno cattivo. Esistono però tre criteri che aiutano “il formando” al momento della scelta. Ecco quali.

Credenziali del formatore. Se il formatore non è all’altezza è inutile stare a discutere: il corso online non è affatto di qualità. Ovviamente deve avere esperienza in campo formativo o, come minimo, essere un professionista del settore. Non è però necessario “essere”, ma anche “apparire”. Un segnale positivo, quindi, è l’abbondanza di informazioni sul suo conto nella pagina internet del corso. Se le informazioni ci sono, e sono abbondanti, vuol dire che non c’è nulla da nascondere. E’ utile anche fare una ricerca sul web. Più si parla del formatore (in termini positivi, ovvio) meglio è accreditato.

Contenuti. Può sembrare banale, ma il criterio contenutistico non è facile da maneggiare. A incidere sul giudizio finale del corso non è solo la quantità dei contenuti, ma anche – e forse soprattutto – la profondità degli stessi. Una offerta superficiale non è certo un buon segno, anche perché conoscenza poco profonde sono facilmente acquisibile su internet, senza la necessità di pagare per frequentare a un corso.

Costi. E’ un aspetto molto delicato. Ovviamente, un prezzo alto non è mai desiderabile, ma un prezzo troppo basso è comunque un sintomo che qualcosa non va. Implica la possibilità che i mezzi utilizzati siano carenti. Potrebbe, inoltre, suggerire la presenza di una truffa: i prezzi stracciati attraggono, e le truffe sono “attrattive” per definizioni.

Interattività. Un corso interattivo è un corso all’avanguardia. Soprattutto, è un corso utile. I percorsi cognitivi variano da persona a persona, sicché in alcuni possono sorgere interrogativi diversi da quelli che sorgono in altri. La possibilità di fare domande è molto utile, perché aiuta a chiarire le nozioni complesse e arricchisce il programma formativo. Ora, è chiaro che se il corso è online, l’unico modo di garantire l’interattività è organizzare uno streaming, con possibilità di intervento da parte dei frequentati. La conclusione è che i corsi più raccomandabili sono quelli che prevedono lo streaming e l’interazione tra formato e formatore.