Google Tag Manager per il Marketing - Corso base

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Description

Google Tag Manager è uno strumento che consente al piccolo imprenditore, al Marketing Manager e al Web Analyst di tener traccia, analizzare e misurare in modo centralizzato qualsiasi evento o azione compiuta da un utente nel proprio sito web.

Il Corso di Google Tag Manager per il Marketing è quindi rivolto a tutti i web master, ai web marketing manager, ai web analyst e in generale ai professionisti del web marketing che vogliano migliorare le proprie capacità di analisi dei comportamenti degli utenti all’interno del proprio sito web.

Imparare ad utilizzare correttamente Google Tag Manager è oggi diventata una priorità per chi voglia lavorare nel web marketing in modo professionale. Solo con uno strumento di gestione avanzata dei tag è possibile effettuare analisi complesse su tutta l’attività degli utenti di un sito web, avendo in più il vantaggio di una gestione autonoma dal reparto IT. Google Tag Manager, infatti, consente di effettuare analisi e tracciamenti molto complessi, senza mettere mano al codice che gestisce il sito web.

Advantages

Imparare ad utilizzare Google Tag Manager apre possibilità immense per l’analisi dei dati di analitica dei propri siti web e delle proprie mobile app. Utilizzare Google Tag Manager pone quindi il professionista del web su un gradino più elevato rispetto a chi utilizza per la gestione e l’analisi dei siti web solamente gli strumenti tradizionali di Analytics.

Conoscere e utilizzare Google Tag Manager è quindi un vantaggio competitivo da spendere agevolmente nel mondo del lavoro: che aspetti a imparare anche tu?

What you will learn

Il corso si articola in 14 moduli che ti guideranno passo passo lungo i processi di set up e di installazione di Google Tag Manager sul tuo sito web, e ti doteranno di tutti gli strumenti essenziali per poter da subito iniziare a lavorare con Google Tag Manager in simbiosi con Google Analytics. Affronteremo le variabili, gli attivatori o trigger, e impareremo infine come utilizzare questi strumenti per generare dei tag di Google Analytics in grado di trasformarsi in obiettivi di conversione.

Ecco una panoramica degli argomenti affrontati nel corso base di Google Tag Manager per il marketing:

  • 1. Come funziona Google Tag Manager
  • 2. Iniziare ad usare Google Tag Manager: il set-up di un account
  • 3. Installare Google Tag Manager su Wordpress
  • 4. Impariamo a conoscere i Tag
  • 5. La sintassi RegEx
  • 6. Conosciamo le variabili
  • 7. Le variabili integrate
  • 8. Le variabili personalizzate
  • 9. Gli attivatori o trigger
  • 10. Il trigger di visualizzazione di pagina
  • 11. Il trigger Timer
  • 12. Il trigger di click e il trigger di modulo
  • 13. L’operatore Matches CSS Selector
  • 14. Taggare gli eventi 

In dettaglio:

1. Come funziona Google Tag Manager

In questa prima lezione introduttiva, entreremo nel mondo di Google Tag Manager. Seguendo questa lezione potrai iniziare a capire con quale logica funziona Google Tag Manager, quali sono le sue caratteristiche generali e perché è così importante utilizzare questo strumento per l’analisi di marketing.

2. Iniziare ad usare Google Tag Manager: il set-up di un account

Come ogni strumento di analitica e di gestione dei tag, anche Google Tag Manager ha bisogno di un processo di set-up.

In questa lezione impareremo a conoscere i componenti fondamentali dell’interfaccia utente di GoogleTag Manager. Vedremo cos’è un account e come si imposta un contenitore; quindi, porremo le basi per poter installare Google Tag Manager sul tuo sito web.

3. Installare Google Tag Manager su Wordpress

Installare Google Tag Manager sul proprio sito web è un’operazione apparentemente semplice, ma in realtà ricca di insidie.

In questa lezione vedremo quali sono i principi base per mettere correttamente in relazione Google Tag Manager con il proprio sito web. Poi, andremo a lavorare su Wordpress, e vedremo che ci sono essenzialmente due modi per installare Google Tag Manager con Wordpress, entrambi con pregi e difetti: utilizzare un plugin e scrivere direttamente il codice nel file header.php del tema utilizzato.

4. Impariamo a conoscere i Tag

Dopo aver installato Google Tag Manager, è ora di iniziare ad utilizzarlo per collegare il proprio sito web con un account di Google Analytics.

In questa lezione entreremo subito nel vivo di Google Tag Manager. Impareremo a conoscere i tag, gli elementi più importanti messi a nostra disposizione da questo straordinario strumento di marketing analytics. Poi, passeremo ad una esercitazione pratica, nella quale:

  • 1. creeremo un account Google Analytics con una proprietà per il nostro sito
  • 2. creeremo un tag di Google Analytics
  • 3. definiremo una regola per fare in modo che il tag venga attivato
  • 4. testeremo il tag appena creato
  • 5. creeremo una nuova versione del nostro contenitore
  • 6. pubblicheremo, infine, il contenitore stesso
  • 5. La sintassi RegEx

Oggi non è pensabile utilizzare strumenti avanzati di marketing analytics senza avere almeno una minima cognizione di cosa sia la sintassi RegEx.

Questa lezione sarà quindi un excursus per imparare le basi della notazione RegEx. Nel corso della lezione capiremo cosa è esattamente una stringa RegEx, a cosa serve e per quale motivo è importante utilizzare questa notazione nelle nostre analisi di marketing. Infine, vedremo degli esempi pratici di operatori e quali conseguenze hanno nell’analisi di una stringa di testo.

6. Conosciamo le variabili

Le variabili sono, assieme a tag e trigger, uno dei tre componenti fondamentali dell’architettura di Google Tag Manager.

In questa lezione impareremo cosa sono le variabili e quale ruolo giocano nel tracciamento dei nostri dati. Infine, introdurremo il concetto di data Layer: lo strato di dati utilizzato da Google Tag Manager per interfacciarsi con una pagina web.

7. Le variabili integrate

Dopo aver visto in teoria cosa sono le variabili e qual è il loro ruolo in Google Tag Manager, passeremo alla pratica, iniziando a conoscere e ad utilizzare le variabili integrate.

Vedremo in particolare, con degli esempi pratici, dove leggere i valori e come utilizzare per le nostre analisi di marketing le variabili di pagina, le variabili di utilità e infine le variabili di modulo e di clic.

8. Le variabili personalizzate

Dopo aver fatto conoscenza con le variabili integrate, introdurremo brevemente in questa lezione le principali variabili personalizzate. Poi andremo su Google Tag Manager, per scoprire in che modo le variabili personalizzate possano aiutarci a identificare e trasmettere a Google Analytics dei valori particolari non presenti nell’interfaccia standard di Google Tag Manager.

9. Gli attivatori o trigger

Dopo i tag e le variabili, in questa lezione introdurremo il terzo elemento portante dell’architettura di Google Tag Manager: gli attivatori. Imparerai qui in che modo i trigger interagiscono e si integrano all’interno dell’architettura di sistema di Google Tag Manager. Inoltre, vedremo in che modo sono fatti e come funzionano i trigger, e scopriremo quali trigger possono essere considerati i più importanti dal punto di vista della web analytics.

10. Il trigger di visualizzazione di pagina

In questa breve lezione vedremo come funzionano i tre livelli di caricamento della pagina intercettati da Google Tag Manager. Non prima, però, di fare qualche considerazione generale sulla strategia di tagging da utilizzare per una corretta analisi degli eventi in Google Tag Manager.

11. Il trigger Timer

L’attivatore di tipo timer è uno dei più interessanti messi a disposizione da Google Tag Manager. In questa lezione ne scopriremo i due componenti fondamentali, e produrremo nella pratica un trigger di tempo per vedere quali effetti produce sul data Layer.

12. Il trigger di click e il trigger di modulo

L’attivatore di click e l’attivatore di modulo sono parenti stretti, e funzionano a livello generale allo stesso modo. In questa lezione li vedremo in azione entrambi, con numerosi esempi per illustrare in che modo e a che livello di dettaglio possiamo arrivare in Google Tag Manager nell’analisi degli eventi che occorrono sulle pagine del nostro sito web.

13. L’operatore Matches CSS Selector

Capita a volte di dover raggruppare più elementi HTML presenti nelle pagine del nostro sito, e di volerne analizzare i relativi eventi in modo separato rispetto al resto del sito. A questo proposito ci viene in aiuto un operatore molto particolare e versatile: matches css selector. Grazie a questo operatore è infatti possibile lavorare in modo selettivo sull’intera gerarchia degli elementi nidificati presenti nelle nostre pagine web, isolando solo quelli che sono utili ai fini delle nostre analisi di marketing. Il tutto, come sempre, senza mettere mano al codice del nostro sito.

14. Taggare gli eventi

In questa lezione conclusiva scopriremo finalmente come utilizzare trigger e variabili di Google Tag Manager allo scopo di inviare a Google Analytics informazioni in forma di evento. Scopriremo inoltre come lavorare in Google Analytics per raccogliere questi eventi e farli diventare degli obiettivi misurabili di conversione.

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