Introduzione al Vino

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Description

Per apprezzare un’opera d’arte occorre guardarla, interpretarla, capirla, valutarla, magari aiutati da un critico esperto…E il vino è un’opera d’arte, è un’espressione dell’ingegno e della sensibilità dell’uomo. Per apprezzarlo e valutarlo davvero, occorre conoscerlo, guidati e supportati da un esperto sommelier/degustatore.

Dapprima, come si fa con una persona, leggeremo la carta d’identità del vino, il suo albero genealogico, la sua storia. Indagheremo poi sulla pianta che produce l’uva, sulla vendemmia dei grappoli, sulla spremitura degli acini e sulla fermentazione del mosto per ottenere finalmente il vino, che passerà anche del tempo in botti e barriques per maturare e affinarsi.

Passeremo quindi a capire come utilizzare i nostri sensi per giudicare il prodotto finale, il vino stesso, la sua bontà, le sue caratteristiche.

Andremo a guardarne il colore (indice di età e purezza del vino) e poi sentiremo al naso i suoi odori caratteristici. Perchè il modo migliore per conoscere e gustare un vino è l’uso dell’odorato piuttosto che la bocca, che sa cogliere solo 4 sensazioni: dolce, amaro, salato, acido.

Il naso invece ha la capacità di cogliere circa 10.000 odori differenti. E’ un mezzo davvero efficace, tant’è vero che quando siamo raffreddati, non cogliamo nessun sapore in bocca.

Nel caso del vino attraverso il naso riusciremo a cogliere i profumi raccolti dalla vite dal terreno e dal territorio. E nel Traminer sentiremo il profumo di rosa, nel Cabernet la foglia di peperone, nello Chardonnay la banana, nel Prosecco l’acacia… La bevuta sarà solo la parte conclusiva e si esaurirà in poco tempo, giusto per completare la descrizione enoica con le sensazioni che si provano in bocca. Ma «il buono e il bello» sarà già stato «degustato» col naso!

Passeremo infine a studiare il giusto abbinamento tra vino e cibo perché ciò consente l’esaltazione ottimale delle caratteristiche della “coppia”. Impareremo ad es. che con un piatto grasso ci vuole un vino dotato di buona acidità e spumantizzato; con un dolce ci vorrà un vino dolce e se si tratta di cioccolato ci starà bene un recioto o un “muffito”…

Grazie a queste conoscenze saremo in grado di scegliere il vino ottimale per gli incontri conviviali, sapremo distinguere la tipologia di vino che si sta bevendo, sapremo individuare il vino adatto per ogni occasione…

Storia del vino: la coltivazione della vite accompagna l’uomo “da sempre”, partendo dalla regione posta tra il Tigri e l’Eufrate e sviluppandosi via via in Egitto e Grecia per poi traghettare in Italia, grazie alle navi fenicie. Il vino simbolo della civiltà romana.

L’uva prima del vino: si analizza il grappolo d’uva e l’acino, nella sua buccia e polpa. Si passa ad esaminare l’influenza del tipo di terreno (il cosiddetto “terroir”), le malattie che possono colpire l’uva e il rimedio offerto dall’apparato radicale americano. Si studia il ciclo produttivo della vite, la vendemmia e la spremitura dei grappoli, la vinificazione in bianco, rosato e rosso, l’affinamento e la maturazione in cantina, i vini novelli.

Gli Spumanti: si illustra il procedimento di rifermentazione e presa di spuma nel metodo classico (liqueur de tirage, remuage, degorgement, liqueur d’expedition) la spumantizzazione nel metodo Charmat-Martinotti; il grado zuccherino; la tipologia delle bottiglie.

Fisiologia degli organi di senso: si evidenzia il ricorso agli organi sensoriali per valutare il vino, iniziando col tatto per poi passare alla vista.

Esaminare il vino = la vista e l’olfatto: si prendono in considerazione le caratteristiche del vino percepibili attraverso la vista (limpidezza, trasparenza, colore, intensità, fluidità, …) e l’olfatto (natura del profumo, intensità, complessità, franchezza e finezza,…). Si valutano i parametri tipici di un vino ricorrendo al gusto (dolce, amaro, acido, salato), mettendo in risalto il fenomeno dell’astringenza creato dai tannini. Si passa a considerare l’equilibrio di un vino, pesando le componenti morbide e dure. In finale si mette in rilievo l’importanza del “comunicare” il messaggio del vino.

Conoscere per gustare: il ruolo svolto dalla buccia dell’acino e dalla polpa; la raccolta degli aromi e profumi vaganti nell’aria, l’assorbimento dal terreno della storia ivi depositata. Per valutare un vino bisogna berlo “col naso” ! Benessere e vino: il paradosso francese.

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