I social media sono ormai degli strumenti di marketing. Quasi tutte le aziende, sebbene a livelli diversi, lo hanno capito. Purtroppo, a essere diffuso è l’approccio più limitante, ossia quello che prevede esclusivamente le funzioni advertising dei social, oltre alla normale gestione delle pagine fan. Non sono in molti coloro che sviluppano delle idee per aumentare le relazioni e consolidarle. Tra questi, però, spiccano sicuramente Absolute Vodka, Klick e Sony,

Questi tre marchi hanno sfruttato le possibilità offerta da WhatsApp, che rappresenta in un certo senso un terreno inesplorato: è esplodo da poco, e quindi le tattiche più utili non sono state codificate – e quindi copiate in modo intensivo. Il successo di Absolute Vodka, Kkick e Sony è però probabile che accenda lo spirito di emulazione dei competitor. Ad ogni modo, ecco le case study.

Whatsapp Marketing: case study

Absolute Vodka. E’ tutto partito dalla pagina Facebook. In questa, è stato annunciato un party, un evento fisico dedicato alla limited edition. Anziché procedere con degli squallidi e banali inviti, Absolute Vodka ha sfruttato WhatsApp. Ha pubblicato un numero sulla pagina e invitato chiunque ad aggiungerlo. Al numero in questione rispondeva una sorta di buttafuori virtuale. L’utente doveva convincerlo a lasciarlo entrare alla festa in qualsiasi modo possibile. Veniva lasciato ampio spazio alla creatività. Questa iniziativa, molto originale e divertente, ha prodotto qualcosa come 600 contatti raggiunti e 3 giorni di chat continue, oltre l’eco registrata sugli altri social (grazie al passaparola e allo sharing).

Cioccolata Klick. Anche in questo caso WhatsApp è stato sfruttato al meglio, per giunta all’insegna della massima semplicità. Ancora una volta, è tutto partito dalla pagina Facebook. E’ stato pubblicato un numero ed è stato chiesto ai fan di aggiungerlo nei propri gruppo di WhatsApp. Una volta entrato, la “cioccolata Klick” proponeva agli utenti di compiere delle azioni divertenti, a mo’ di sfida. Un modo per stimolare le conversazioni, farlo in modo leggerlo, e produrre partecipazione.

Sony India. Questa case study è particolare perché ha sfruttato allo stesso tempo le dinamiche di WhatsApp e una tecnica vecchissima (ma non per questo meno efficace): l’utilizzo intensivo di contest e premi. Anche in questo caso tutto è partito da Facebook (a quanto pare rappresenta un gancio indispensabile). Una volta che le persone avevano accettato il numero di Sony India, questo si comportava come una persona normale. Semplicemente, conversava, intratteneva, poneva domande personali. Un modo per svecchiarsi e allontanare la nomea di brand gelido e calcolatore. A un certo punto, a “difese abbassate”, sono partiti i contest, con tanto di premi in palio. I contatti raggiunti sono stati 1.000 in poche ore.