Il digital è un’opportunità non solo per le nazioni ma anche per i lavoratori. Negli ultimi anni sono infatti cresciute in importanza molte professioni, fino a qualche anno fa giudicate di nicchia. A fare il punto della situazione è stata la divisione Digital & New Media di Michael Page, che ha stilato una sorta di classifica delle sette professioni digitali più richieste e più retribuite.

Seo Manager. La sopravvivenza di una azienda sul web è vincolata alla Search Engine Optimization. I risultati possono essere raggiunti solo da un esperto e questo esperto è il Seo Manager. Le richieste aumentano al ritmo del +27% annuo. Le retribuzioni vanno dai 35 ai 60mila euro nei primi nove anni di esperienza e possono raggiungere gli 80mila dopo i dieci anni.

Online Strategic Planner. E’ una rivisitazione in chiave digitale dello Strategic Planner. Principalmente alloca i budget per la comunicazione su internet e cura il ROI (Returnment of Investment). Nei primi nove anni di carriera possono essere raggiunti i 60mila euro di reddito, mentre dopo questo periodo si possono raggiungere i 70mila.

Chief Technology Officer. E’ il leader per quanto riguarda il rapporto tra l’azienda e la tecnologica. Valuta gli investimenti tecnologici, monitora lo stato di avanzamento dei progetti in R&S, stima il progresso tecnico che può derivare da alleanze e fusioni. Gli standard retribuitivi sono abbastanza alti: si parla di 50-60mila euro nei primi nove anni e di 80mila euro all’apice della carriera.

Web Sales Account. E’ una sorta di commerciale per gli spazi pubblicitari online. Richiestissimo dalle concessionarie (che vendono appunto gli spazi pubblicitari) può guadagnare anche 100mila euro all’anno dopo una decina di anni di carriera.

Web Marketing Manager. Non è certo una novità nel panorama delle professioni, ma tiene ancora il passo. La retribuzione va dai 40mila ai 70mila euro nei primi nove anni di attività, fino a raggiungere gli 85mila euro dopo questo periodo. Sua è la responsabilità dei progetti di marketing digitali, che possono andare dal semplice ambito promozione, alla progettazione di landing page ai più complessi piani di fidelizzazione.

E-commerce manager. E’ forte la domanda dei professionisti dell’e-commerce, soprattutto perché l’unica fonte di ossigeno per le aziende martoriate dalla crisi è l’export, e il commercio elettronico ne rappresenta una leva importantissima. La retribuzione è alta: si parla di picchi di 80mila euro nei primi nove anni, e di 100.000 all’apice della carriera.

Progammatic Buying Manager. Il podio spetta a questa professione. Nuova, persino per il mondo digitale, supervisiona – e ne è il principale responsabile – l’RTB (Real Time Bidding), tecnica che permette di somministrare un’adv attraverso un sistema di aste al target di riferimento, con una precisione e una velocità assolute.