Secondo quanto previsto dall’Osservatorio e-commerce b2c di Netcomm e del Politecnico di Milano, presentato qualche giorno fa durante il forum annuale organizzato dal consorzio del commercio elettronico italiano, l’ecommerce tricolore nel corso del 2015 crescerà del 15%, superando dunque un fatturato complessivo di 15 miliardi di euro.

Sempre secondo quanto elaborato dall’ente, la crescita sarà dunque ancora a due cifre, replicando quanto di buono ottenuto nel corso del 2012 (+ 19%), nel 2013 (+ 18%) e nel 2014 (+ 16%, per un controvalore di 13,1 miliardi di euro), garantendo dunque un peso sempre crescente nella crescita economica della Penisola, che proprio nel corso del 2015 dovrebbe finalmente tornare ad avere un pur lieve segno positivo.

Soddisfatto, in tal senso, il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, che ha ricordato ancora una volta come l’e-commerce italiano abbia davanti a se incredibili margini di crescita. Per supportare tale convincimento, sia sufficiente evidenziare – afferma Liscia – come “l’e-commerce italiano sia solo il 3% della quota di mercato europea”, e che i suoi 15 miliardi di euro sono ben poca cosa contro i 122 miliardi del Regno Unito, i 70 miliardi della Germania e i 56,8 miliardi della Francia, che cumulativamente rappresentano il 60% di tutte le vendite di e-commerce nel vecchio Continente.

Ancora, le imprese italiane che vendono online sono solamente il 4% del totale, e l’accesso alla banda larga rimane carente. La copertura finanziaria per gli investimenti necessari “sono ancora un interrogativo non risolto” – ha poi aggiunto Liscia.

Tra le altre principali previsioni, il fatto che gli acquisti tramite smartphone secondo le previsioni cresceranno nel 2015 del 69% a quota 1,8 miliardi di euro, contro quota 1,08 miliardi di euro dello scorso anno. La porzione è ancora piuttosto ristretta, ma il valore risulta essere triplicato in due anni e, probabilmente, c’è da attendersi che possa continuare speditamente in tale strada.

Per quanto infine concerne i settori, l’osservatorio dichiara che il turismo rimane sempre il primo in termini di vendite online, pur lasciando spazi ad altri comparti. La quota sul totale sarà pari al 37% nel 2015, contro il 39% del 2014, e con un incremento del 9% a quota 5,5 miliardi di euro. A seguire l’abbigliamento, con una quota di mercato del 15% e un tasso di crescita del 23% e, dunque, l’informatica e l’elettronica con una quota di mercato del 13% e un tasso di crescita del 26%, oltre alle assicurazioni (8% di quota di mercato e un incremento del 2%), l’editoria (3% con 21% di crescita).