Quando nel 2012 MySpace ha chiuso i battenti, molti utenti lo hanno salutato con un bel po’ di nostalgia. E’ stato cannibalizzato da Facebook, si è detto. Era vero, come era vero anche che MySpace non sarebbe stata l’unica vittima del social di Zuckerberg.

La prossima, però, è una vittima di tutto rispetto: FriendFeed. A molti questo nome non dirà niente, dal momento che in Italia non è stato mai granché famoso. Altrove sì, ma sono altri i motivi per cui questa dipartita assume una importanza particolare.

In primo luogo, FriendFeed è stato uno dei primi social – intensi nel senso moderno del termine – a raccogliere un certo numero di clienti. Secondariamente, ha avuto un ruolo importantissimo nella crescita di Facebook.

No, Michael Zuckerberg non ha copiato nessuna idea. In quell’occasione non si è comportato come negli ultimi anni, passati a trasformare Facebook in qualcosa di simile a Twitter. Nel caso di FriendFeed ha deciso di prendersi tutto, know-how e introiti, e così l’ha comprato. La transazione è consistita in 47 milioni di dollari (di cui il 60% in azioni di Fb stesso), niente in confronto alla cifra sborsata per Whatsapp, ma in termini tecnici l’acquisto ha fruttato parecchio.

Una delle funzionalità sulla quale Zuckerberg voleva mettere le mani era quella del “feed automatico”. Molto banalmente, questa consiste nella capacità della home di aggiornarsi in automatico. Facebook, prima dell’acquisto di FriendFedd, non riusciva a farlo.

Non si tratta di una funzionalità da poco, dal momento che ha sostanziato un passo in avanti nella prospettiva di un approccio da “news ruler”, terreno sul quale si gioca lo scontro tra la creatura di Zuckenberg e Google. Ovviamente, questa non è l’unica caratteristica di FriendFeed. Il social possedeva (anzi, possiede) alcune caratteristiche particolare che, in un certo senso, avrebbero potuto giustificare un successo anche nei confronti di un colosso come Facebook. Sui motivi delle debole tenuta di FF, si potrebbe disquisire a lungo, ma basti sapere una cosa: ha perso la lotta per la sua stessa sopravvivenza.

In che cosa consiste questa caratteristica? FriendFreed è una sorta di social dei social. Anziché offrire aggiornamenti, status, foto, mostrava i post dei blog e dei siti. Una sorta di aggregatore marcatamente social. Una funzione importante, dal momento che rende questa piattaforma una sorta di termometro della rete.

FriendFeeed chiuderà il 9 aprile. Questo il messaggio di commiato di un suo sviluppatore, Benjamin Golub.

“Cari amici, desideriamo comunicarvi che presto chiuderemo FriendFeed. Abbiamo mantenuto il servizio anche dopo l’acquisizione di Facebook circa cinque anni fa ma il numero di persone che lo utilizzava ha continuato a diminuire e la community ormai è una frazione di quella che era una volta. Constatato come stanno le cose, siamo arrivati alla conclusione che fosse il tempo di tirare i remi in barca. Da oggi non accetteremo più nuove iscrizioni. Potrete vedere i vostri post, i messaggi e le foto fino al 9 aprile”.