Internet e la digitalizzazione hanno cambiato in maniera radicale le abitudini, gli atteggiamenti della società e pertanto la psicologia non può rimanere estranea a tutto ciò. Le attività legate ad Internet possono essere considerate cognitive, cioè modificano i comportamenti mentali, influenzando essenzialmente il modo di comunicare, conoscere, capire ed interagire con gli altri.

Si intuisce facilmente come lo psicologo, esperto di comunicazione e del lavoro mentale, debba capire questo nuovo modello ed evolvere insieme alla tecnologia sia per comprendere i propri pazienti sia per riuscire ad assisterli al meglio, cogliendo lui stesso i vantaggi della rete.

Le tecnologie attuali sono in pieno sviluppo e con molta probabilità siamo solo all’inizio, per cui l’occasione dello psicologo è quello di partecipare in maniera attiva all’innovazione in modo da percepire al meglio i nuovi comportamenti, ma anche fare propri i mezzi che Internet mette a disposizione per accorciare le distanze con i propri pazienti e riuscire ad interagire con loro al meglio, magari disponendo a sua volta di siti internet o della possibilità di rispondere in tempo reale alle domande, o ancora offrire consigli.

Si intuisce facilmente come nell’era della digitalizzazione lo psicologo non si deve solo limitare a conoscere il processo ma anche ad inventare nuove soluzioni, cavalcando l’onda digitale e facendo di Internet un suo alleato. Per esempio è evidente in molti studi e ricerche che per molti l’utilizzo di Internet riesce a far superare molti tabù ed a consentire un’apertura più facile e spontanea, comportamento che può ritenersi molto utile per lo psicologo. Pertanto può essere sfruttato anche come canale per una prima diagnosi spontanea e sincera che permette di superare le barriere che le vie tradizionali non riuscirebbero ad abbattere. Internet per gli psicologi ha due aspetti, uno negativo che potrebbe comportare problemi psichici e che pertanto vanno conosciuti per essere curati, ed uno positivo, visto come strumento che apre nuove prospettive, riducendo le distanze tra il medico ed il paziente e che se riempito di contenuti coscienti può garantire risultati soddisfacenti.

L’ingresso del web nella società crea nuove teorie psicologiche e nuove sfide che lo psicologo deve cogliere e fare sue per riuscire a svolgere al meglio il proprio lavoro. Cogliere tutte le opportunità risulta spesso difficile, pertanto è fondamentale un confronto interno tra colleghi e navigatori della rete per poter realizzare quante più applicazioni possibili in grado di supportare al meglio il settore della psicologia.

Internet porta un nuovo concetto di Psicologia Open, ove l’intera comunità di medici si confronta con il fine di creare una rete in grado di sostenere i propri pazienti e di fare di Internet uno strumento terapeutico efficace ed efficiente .La rete pertanto diventa un luogo di lavoro in grado di abbattere le barriere e di ridurre le distanze tra lo psicologo e i pazienti, ma anche tra gli stessi colleghi che possono condividere diagnosi e consigli per offrire una cura migliore e individuare soluzioni efficaci, efficienti e comprovate.

Non a caso sono molte le associazioni di Psicologia che nascono in rete.