Se desiderate disporre di una pubblicità di qualità, con un messaggio particolarmente incisivo, dovete pagare. E tanto. È questa l’estrema sintesi dell’interessante intervista che Giovanni Bedeschi, uno degli esperti di principale spicco italiano nel comparto della pubblicità, ha rilasciato a Marco Gaiazzi su Italia Oggi.

Un’intervista nella quale Bedeschi (che con la sua società, BedeschiFilm, ha prodotto pubblicità per alcuni big internazionali come Nestlè e Giovanni Rana), ribadisce il concetto di “qualità“, ricordando come sia un elemento che occorre “avere dentro“. Ma, soprattutto, un’intervista nella quale Bedeschi contribuisce a sfatare un falso mito: quello che, dato un budget, sia comunque possibile ottenere qualcosa di “decoroso”. “Sotto una certa cifra non si può ottenere un prodotto di livello” – avverte Bedeschi – “Occorre riportare l’attenzione sulla qualità dell’esecuzione e non solo su quanto costa”. Dunque, i numeri sono importanti ma il successo deve passare sulla creatività.

Qualche esempio? Nella chiacchierata rilasciata al quotidiano economico – giuridico Bedeschi ricorda soprattutto il caso di Armani, società per la quale doveva girare uno spot in seguito alla vittoria dello scudetto da parte dell’Olimpia, la squadra lombarda di basket. “Cercammo un playground all’aperto. Le previsioni davano pioggia. Cambiammo location in tempi rapidissimi, ci spostammo sotto un cavalcavia dell’autostrada! L’adattammo a campo di basket e così eravamo al coperto. Anche questo è il mio lavoro” – dichiara l’esperto, confermando dunque il concetto di creatività, personalizzazione e innovazione applicato al proprio mestiere.

Un cenno di particolare apprezzamento non può che essere ricondotto alle campagne di successo con Giovanni Rana, con il quale Bedeschi lavora da più di 10 anni. “Nell’ultima campagna dovevamo trasmettere passione, spontaneità, clima familiare ma al contempo professionalità. Come? Facciamo parlare i dipendenti! Perché è una azienda che vive nel mito del Signor Giovanni che è gioia, passione, amore. E chi lavora per lui… si sente un po’ Giovanni Rana!” – rivela Bedeschi.

Ed effettivamente, anche in quel caso, le intuizioni hanno pagato. Così come quella di rendere lo stesso Giovanni Rana protagonista dei propri spot aziendali. Una scelta che nel corso degli anni è stata seguita da tantissime altre società e studi di marketing pubblicitario, e che ha aperto un filone di particolare interesse e successo anche in ambito italiano.

E voi che ne pensate? C’è qualche pubblicità attualmente in onda che ritenete abbia un concreto valore aggiunto nel trasmettere messaggi ed emozioni? Quale è la vostra preferita?