La crescita del tasso di occupazione, sebbene in specifici e circoscritti ambiti, rappresenta sempre una notizia positiva. Questa volta tocca al marketing. Le assunzioni sono aumentate del 10% nel giro di un anno. A certificarlo è la società di recruitment Hays, che ha intervistato 1.000 professionisti di oltre 270 aziende. In particolare, è molto richiesta la figura del Sales & Marketing, a patto che possieda caratteristiche particolari.

Il motivo di questo aumento dell’occupazione è infatti causato dalla domanda di professionalità nel campo della vendita online. A farla da padrone è l’e-commerce. Non potrebbe essere altrimenti: in un paese, l’Italia, che ha subito un drastico calo dei consumi, è un imperativo rivolgersi all’estero, e il miglior modo per farlo è rappresentato proprio dall’e-commerce. Nello specifico, quindi, si cercano e-commerce manager e digital account manager.

La barriera all’entrata è molto alta. Se pensate che questa notizia possa coinvolgere i giovani usciti della università, freschi di master o con uno stage all’attivo, siete fuori strada. L’aumenta riguarda le persone con grande esperienza. Le competenze richieste, infatti, sono costituite dalla conoscenza di una seconda lingua straniera (oltre all’inglese, ovviamente), da un’esperienza lavorativa in una grande azienda internazionale, approccio proattivo e tendente al risultato, attitudine alla leadership.

Ad ogni modo, per i pochi fortunati che possono sfoggiare un curriculum di questo tipo, le possibilità dal punto di vista economico sono molto soddisfacenti. Si parla di cifre che vanno dagli 80mila ai 90mila euro all’anno. Le richieste maggiori sono state registrate a Milano (capitale italiana della comunicazione, dell’advertising, del marketing), seguono Roma, Torino, Bologna.

Questo aumento delle assunzioni, benché circoscritto a pochi eletti, va però inquadrato in una prospettiva generale. In primo luogo, è un segnale di crescita del mercato, di riscossa in un periodo di crisi. In secondo luogo, non tarderà ad avvantaggiare anche le altre figure, magari meno qualificate. Non c’è dubbio: se il settore è in espansione, si aprono spazi per tutti i lavoratori del comparto, anche per coloro che affrontano una situazione di precariato, o si sono affacciati al mondo del lavoro da poco.

Certo, bisogna vedere entro quanto tempo questi effetti verranno registrati. Per ora, non rimane che confidare nelle abilità dei nuovi assunti, nel contributo che riusciranno a dare allo sviluppo del settore, nella capacità di far percepire a tutti gli attori in gioco l’importanza della pratica del marketing (fino a completare uno sdoganamento che, soprattutto per quanto riguarda l’advertising, in Italia non si è mai compiuto).