Il manuale più famoso sul marketing reca, tra gli altri, la firma di Philip Kotler, probabilmente uno dei maggiori esperti della materia. La Bibbia del Marketing,  così viene chiamata, e lo è non solo per i contenuti teorici ma anche per gli spunti pratici, concretizzati nelle numerosissime case history ma anche in una sorta di panoramica delle professioni del marketing, utile a chi vuole intraprendere la strada del marketer. Molto interessante la parte in cui vengono illustrate le professioni che, pur essendo molto importanti, vengono poco considerate o addirittura “giudicate” come poco affini al marketing. Inside Marketing le ha passate in rassegna. Ecco quali sono.

Retailer Manager. Coordina e gestisce i venditori in store. Rappresenta la parte finale della “catena di montaggio” o della filiera che costituisce il processo di marketing. E’ una sorta di finalizzatore.

Ricercatore. Non è colui che prende le decisioni, quindi non è un considerato un ruolo privilegiato. Eppure è di fondamentale importanza. Perché se il marketing si basa (anche) sull’ascolto, gli individui preposti all’attività di ascolto sono essenziali e queste vengono identificati proprio come i ricercatori. Le loro funzioni comprendono l’identificazione del problema, la scelte delle fonti di informazioni e la raccolta delle stesse nella prospettiva – importantissima – della risoluzione del problema stessa o semplicemente della risposta a una domanda (o a più domande) emersa durante lo studio del target e del mercato in generale. Il ricercatore deve possedere ottime capacità di analisi e comprende i principali comportamenti sociologici e di consumo.

Logisti. Professione importantissima, dal momento che una delle “P” del marketing è rappresentata dal Placement, quindi dalla distribuzione. E affinché il prodotto si trovi al posto giusto e al momento giusto, è necessario avvalersi di professionisti della logistica. La loro funzione è costruire un network di retailer, grossisti, aziende, società di trasporto e impiegati (e ovviamente gestirlo). Contabilità, finanza ed elementi del marketing sono il pane quotidiano dei professionisti della logistica.

Pr no profit. I professionisti pr possono essere impiegati nel no-profit per rivalutare la Corporate Social Responsability, ossia il punto di incontro tra le dinamiche di brand management e la beneficenza. Una funzione importante in un periodo caratterizzato da una crisi di credibilità delle grandi multinazionali.

Inside Marketing riserva anche qualche critica al modo di intendere le professioni di Kotler. L’accusa principale riguarda il digital. Secondo la testata, Kotler lo tratta in modo inadeguato. “Il digital marketing non è presente nell’ampio spettro di professioni descritto da Kotler e viene relegato all’interno del generico ambito dell’advertising, rischiando di sottovalutarne l’importanza agli occhi degli imprenditori“.

Grande intuizione, invece, è considerare il marketing come presente e fondamentale in tutti gli asset aziendali (e non è un caso che una delle professioni rivalutate da Kotler riguardi la logistica).