Il rapporto tra giornalismo cartaceo e dinamiche digitali è al centro di numerose discussioni ma anche di scontri. In gioco c’è la qualità dell’informazione, che spesso si è dimostrata in contraddizione rispetto alle regole imposte da Google. Eppure, fa ben sperare il Digital News, il patto tra Big G e alcune famose testate europee. L’iniziativa si pone obiettivi nobili, ma la strada per una integrazione rimane ardua. C’è chi pensa a uno specchietto per le allodole, utile alla società di Mountain View, entrata da tempo in rotta di collisione con le istituzioni europee (soprattutto l’Antitrust) e in particolare con la Spagna (che ha prodotto la chiusura di Google News in terra iberica).

L’accordo non vede come protagonista l’intero panorama dell’informazione sul continente, ma solo otto giornali, che solo in alcuni casi rappresentano il meglio dell’informazione dei propri paesi. Particolare, questo, che ha fatto storcere il naso a qualcuno. Per l’Italia, ad esempio, c’è La Stampa – voce autorevole ma non al livello del Corriere della Sera o Repubblica. Il resto del parterre è composto da Les Echos (Francia), FAZ (Germania), The Financial Times (Regno Unito), The Guardian (Regno Unito), NRC Media (Paesi Bassi), El Pais (Spagna) e Die Zeit (Germania). Fanno parte del progetto alcuni enti a sostegno del giornalismo, come European Journalism Centre (EJC), il Global Editors Network (GEN), l’International News Media Association (INMA).

In che cosa consiste il progetto? Ufficialmente, lo scopo è quello di promuovere l’integrazione tra l’universo digital e l’informazione giornalistica. Le aree di azione saranno tre. La prima prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che cercherà nuovi modelli di business, utili a rendere le testate di qualità sostenibili dal punto di vista economico. La seconda area consiste nel finanziamento di progetti per un totale di 150 milioni di euro. I progetti dovranno individuare modelli di giornalismo innovativi e un modo diverso – e si spera più efficace – di intendere i contenuti. La terza area, infine, riguarda la formazione: Google finanzierà corsi all’interno delle redazioni ma anche ricerche di scenario sui nuovi media.

Carlo D’Asaro Biondo, Presidente Strategic Relationships di Google in Europa, ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa: “Internet offre opportunità immense per creare e diffondere grande giornalismo. Tuttavia ci sono anche questioni legittime su come il giornalismo di alta qualità possa esse sostenuto nell’era digitale. Attraverso la Digital News Initiative Google lavorerà a fianco di editori e organizzazioni che si occupano di giornalismo per contribuire a sviluppare modelli più sostenibili per l’informazione. E’ solo l’inizio del percorso e invitiamo altri a unirsi a noi”.