Diventare giornalista è il sogno di molti. In Italia, però, è più difficile che in altri paesi. Non basta, infatti, scrivere in un giornale per dirsi giornalisti. Causa di ciò è la presenza dell’Ordine dei Giornalisti, un vecchio residuato del ventennio mussoliniano. La domanda da porsi quindi è: come ci si iscrive all’albo?

Prima di rispondere è necessario chiarire un concetto. In Italia esistono tre tipi di giornalisti: i professionisti, i pubblicisti e i praticanti.

I giornalisti professionisti sono i giornalisti propriamente detti, ossia coloro che dedicano la loro vita professionale all’attività giornalistica.

I giornalisti pubblicisti sono invece dei redattori che oltre al giornalismo, fanno altro. Possono essere considerati alla strenua dei part time o dei freelance. Nella stragrande maggioranza dei casa, i pubblicisti hanno anche un secondo mestiere.

I giornalisti praticanti, invece, sono coloro che hanno appena iniziato a scrivere e puntano all’iscrizione nell’albo dei professionisti.

I professionisti e i pubblicisti possono essere considerati dei parigrado, mentre i praticanti – per ovvie ragioni – occupano la parte più bassa della gerarchia.

Le procedure per le iscrizioni dei rispettivi albi variano da tipologia a tipologia.

Per diventare giornalista professionista è necessario effettuare un periodo di praticantato dalla durata minima di 18 mesi presso una testata regolarmente registrata al tribunale. Al termine del praticantato l’aspirante giornalista dovrà sostenere un esame scritto e un esame orale.

Un’alternativa a questo metodo è fornito dalla questione “formazione”. In Italia sono presenti alcune Scuole di Giornalismo. La loro frequentazione consente l’accesso agli esami scritto e orale. In questo modo, è possibile saltare l’anno e mezzo di praticantato.

Questa soluzione presenta due difetti. La prima è che le Scuole di Giornalismo presenti in territorio italiano sono poche. Gli aspiranti giornalisti, quindi, sono spesso costretti a spostarsi. In secondo luogo, sono piuttosto costose, in media molto più costose di un corso di laurea triennale.

Ad ogni modo, ecco una lista delle Scuole di Giornalismo italiane:

Per diventare giornalisti pubblicisti il percorso è apparentemente più semplice. E’ necessario dimostrare all’Ordine dei Giornalisti che si svolge un’attività giornalistica continuativa e retribuita. I requisiti minimi sono la redazione di un minimo di 80 prodotti giornalisti (dagli articoli di giornale, ai servizi televisivi etc) per almeno due anni è la possibilità di dimostrare che per quel lavori si è stati pagati. Anche in questo caso, la testata deve essere registrata al tribunale. Alla domanda di iscrizione dovranno essere allegate le ricevute dei pagamenti e le fotocopie degli articoli scritti.

Per quanto riguarda il praticantato, l’unica cosa da fare è trovare che una testata per la quale scrivere.