Le relazioni pubbliche, sebbene parlino di un mondo (l’offline) che sembra essere quasi sopraffatto dai cambiamenti degli ultimi anni, non morirà mai. Fino a quando ci sarà un medium con cui parlare, le relazioni pubbliche vivranno. Certo, sono in continuazione evoluzione. Le public relation, infatti, si sono trasformate in digital public relation, per chi ha voluto cogliere al balzo il cambiamento. Ma il web offre un apporto considerevole anche a chi non vuole abbandonare le vecchie tecniche. Ecco come.

Digital Public Relation: il cambiamento

Nuovi modi per coltivare le relazioni con i giornalisti. Il lavoro di un buon pr consiste nel comunicare in modo efficace con i giornalisti e nell’intrecciare con loro rapporti proficui nella prospettiva più generale del raggiungimento degli obiettivi (di comunicazione). Ebbene, il web offre opportunità del tutto nuovo per coltivare le relazioni. I social media, per esempio, possono essere sapientemente utilizzati in questo senso. Ovviamente, il consiglio è sempre quello: individuare i giornalisti che sembrano seguire con maggiore interesse le nostre azioni di comunicazione, e soprattutto con loro coltivare un rapporto di collaborazione.

Nuovi modi per conoscere i giornalisti. Non si tratta solo di conoscere nuovi giornalisti, ma anche di conoscere meglio quelli con i quali già collaboriamo. Ebbene, alcuni social media permettono di seguire con maggiore profondità i colleghi, e non. Sono una miniera di informazioni che possono tornare utili ai PR. La rete sociale per eccellenza, in questa prospettiva, è Twitter. Sapere di cosa parla il giornalista e cosa gli interessa rappresenta una risorsa importante per decidere cosa comunicare e come farlo.

Linkedin per comunicare verticalmente. L’obiettivo è comunicare con il target e solo con quello. Quando il target è molto ristretto, non c’è nulla meglio di Linkedin per trasmettere il punto di vista dell’azienda. E’ una piattaforma ottima, in questo senso: non c’è intermediazione, eppure si conserva la possibilità di raggiungere proprio chi vogliamo che ascolti le cose che abbiamo da dire.

Facebook per comunicare orizzontalmente. A volte il target è molto grande, oppure – a volte capita – è necessario comunicare in modo orizzontale, quindi a tutti. In questo caso Facebook funziona meglio di Twitter. Certo, anche il social network di Mark Zuckerberg offre buone opportunità di targhetizzazione, ma sono a pagamento (si parla di sponsorizzazione dei post)

Il paradiso della reportistica. La reportistica è un elemento importante per chi fa relazioni pubbliche (ma vale per l’intero universo della comunicazione). Ebbene, grazie a internet, il report acquisisce un significato meno vago, corroborato finalmente da dati concreti. Ovviamente, ciò vale per le azioni di comunicazioni on line.