Il quadro dell’informazione sta cambiando anche in Italia. In genere si tende a considerare il Bel Paese come uno tra i più ritardatari in Europa. Le innovazioni da noi arrivano sempre più tardi. Eppure, per quanto riguarda l’utilizzo dei nuovi media (che ormai tanto nuovi non sono) si evidenziano sommovimenti di una certa intensità.

E’ quanto emerge dall’ultimo studio dell’Agcom, dal titolo “Informazione e internet in italia. Modelli di business, consumo, professioni“. La conclusione alla quale l’Autorità per la Comunicazione è giunta suggerisce un evento epocale: la televisione sta per essere soppiantata da internet, e soprattutto dai social network. Una sorpresa, se consideriamo che quello italiano è tradizionalmente un popolo di “consumatori di televisione”.

Cosa dicono i dati? E’ interessante analizzare l’indice di penetrazione settimanale, ossia la percentuale di persone che ha usufruito quel dato mezzo nell’ultima settimana. Da questo punto di vista, a farla da padrona è ancora la televisione, con l’84%. Questo vuol dire che quasi quattro quinti degli italiani ha utilizzato la tv per informarsi nel corso degli ultimi sette giorni.

L’indice di penetrazione settimanale dei social network si attesta al 52%. Presentata così, verrebbe da dire che non c’è storia. E invece è aggregandoli che questi dati raccontano una verità prima taciuta, o semplicemente non conosciuta. Se uniamo i dati di tutti i mezzi tradizionali, quindi televisione, quotidiani e radio, raggiungiamo il 92%. Se aggreghiamo tutte le fonti presenti da internet, quindi (oltre ai social) siti di news, blog etc, raggiungiamo il 77%. Il vecchio vince ancora sul nuovo, ma la differenza si assottiglia.

Nei fatti si ravvisa un clamoroso avvicinamento, ma nella percezione è ancora la televisione la regina dei mezzi di informazione. I ricercatori dell’Agcom, infatti, hanno chiesto ai componenti del campione il loro mezzo di comunicazione preferito. Le risposte si sono rivelate abbastanza incoerenti rispetto ai dati precedenti. Insomma, si utilizza l’online fonte di informazione, ma non lo si ammette. Ad ogni modo, la televisione è il mezzo preferito dal 55% degli italiani, mentre i social sono il mezzo preferito solo dal 10%.

Ciò non toglie, però, che de facto l’ascesa delle piattaforme social anche come fonte di informazione sia inarrestabile e inizi a mettere in crisi il predominio della televisione. Come sta reagendo l’Agcom a questa evidenza? Con la convinzione che è necessario intervenire dal punto di vista delle norme, allo scopo di regolamentare un fenomeno che rischia di esplodergli tra le mani.

Roberto Cardani, presidente dell’Agcom, ha dichiarato: “Occorre rivedere il quadro delle regole esistenti, che devono prendere in carico i cambiamenti avvenuti. Presso la presidenza del Consiglio è stato istituito un tavolo per fornire suggerimenti su un settore che ha bisogno di interventi. bisogna riformare l’ordinamento della professione giornalistica, non più rappresentativo del quadro attuale. Il mondo del giornalismo ha subito in questi anni tante modificazioni”.